In realtà lo stupore dato dall'iniziazione, quando questa diviene effettiva, è davvero sconcertante, tanto da togliere il fiato per parecchi giorni nel sentirsi sommersi da una realtà che eccede qualsiasi possibilità di poter essere immaginata, ma col tempo le emozioni per fortuna si attenuano e l'esperienza si sposta nella dimensione dell'intellettualità universale. È un bene perché ci si calma, ma è un male quando la volontà si affievolisce anch'essa. Pur essendo un'esperienza incredibile nel suo essere inenarrabile è anche terrificante, perché chi vede... la prima cosa che vede è la propria interiorità e, di seguito, anche quella delle altre persone, ed è estremamente difficile condurre una vita in modo che nessuno si accorga della profondità del tuo vedere, dietro le apparenze, gli infinitesimi movimenti intimi di un essere che non si conosce come tu riesci a conoscerlo. Si è ancora liberi di scegliere se vivere una dimensione tanto impegnativa oppure mettersela in tasca, in attesa di momenti migliori che non verranno mai, perché l'Assoluto non impone nulla, mostra semplicemente. Non potrebbe imporsi perché la Libertà assoluta non negherà mai la libertà di poter scegliere. L'unica cosa che l'Assoluto non può fare è quella di negarsi disconoscendo il valore della libertà.
Quanto è passato dall'iniziazione virtuale a quella effettiva?
RispondiEliminaSo, per averlo letto su uno scritto del Guénon, che può anche trascorrere molto tempo dal momento nel quale è stato trasmesso l'influsso spirituale a quando questo accadimento trasformi la coscienza individuale nella consapevolezza dell'universale. In altri casi passa pochissimo tempo, e non c'è una uniformità temporale. Di me non voglio dire perché preferisco trattare di argomenti di interesse generale, e quanto è accaduto a me non deve destare alcun interesse. :)
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