Affermazione priva di senso, come tutte le ipotesi formulate da Hawking. Questi matematici hanno la presunzione di tradurre la complessità della realtà in formulette concentriche, sistematizzando ogni cosa in schemi precostituiti. In questo modo, schematizzando, si devono escludere quelle possibilità, implicite alla realtà, che non rientrano nelle esigenze che distinguono uno schema dall'altro, e questo escludere rende ogni schematizzazione inadeguata a rappresentare la realtà nella sua totalità. In aggiunta Hawking ignora le leggi universali che ordinano l'esistenza, e la non conoscenza di queste leggi fondamentali impedisce di far procedere la logica da presupposti fissi, come sono fissi i principi di ordine universale. Una logica che procedesse da ipotesi mobili e soggette a variazione non avrebbe alcuna possibilità di centrare una sintesi che sia in grado di spiegare il perché dell'esistenza, e la natura di ciò che ne modula l'essere. I risultati di questa mentalità pseudo scientifica sono riscontrabili nelle assurdità delle proposizioni espresse da questi individui, com'è questo il caso, perché è talmente ovvio che una mente attiva possa essere anche quella di un casinista, e non solo una caratteristica propria alle anime tormentate che, per quel tormento, sono costrette all'introversione. L'essere tranquilli non implica necessariamente rumorosità mentale, anche perché la mente di ognuno è in continuo movimento attraverso il pensiero e il pensiero può essere rumoroso solo nelle azioni che induce a compiere. Inoltre se fosse vero che sono le persone tranquille ad avere le menti più rumorose, per inversione dovrebbe anche essere vero lo speculare capovolto di quella proposizione, e questo significherebbe che le persone agitate hanno la mente calma. Con molta probabilità, Hawking, per rumorosità mentale indica un pensiero associabile al rumore che farebbero i concetti se fossero delle pietre che franano, e questo implicherebbe che i soggetti agitati pensino col garbo delle piume, alle quali basta un leggero soffio per riuscire a sollevarsi verso il cielo della pace interiore.
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