martedì 3 dicembre 2013

L'arte

Il "sé" è la personalità universale, centrale e interiore, contrapposta all'individualità esteriore ed egoistica di ogni uomo, che è chiamata "io". Quando un essere umano esprime senza contaminazioni il sé... egli ama, comprende, si sacrifica e crea. Nel creare mostra significati che avvicinano alla ragione che gli ha consentito di presentire il senso delle intuizioni avute, che può aver capito oppure si sforzerà di capire, attraverso l'esprimerle secondo le proprie inclinazioni creative. Creare non significa necessariamente compiere atti armonici e funzionali alla comprensione di sé e delle ragioni che ha l'esistenza per essere. Creare dona forme alle intuizioni che provengono dal canale di comunicazione col sé, centrale perché spirituale, ma questo intuire dell'intelligenza superiore e universale si restringe nel collo di bottiglia formato dall'intelligenza individuale che è anche sensibilità. L'arte ha valori soggettivi sempre discutibili perché opinabili, ma la discussione cessa quando dal piano individuale si entra in quello universale. In definitiva l'arte comunica riflessi del Mistero dal quale ha origine, e all'uomo è riservato il piacere di illustrarne le indefinite possibilità espressive. L'arte può orientare l'uomo solo in quanto di essa c'è di oggettivo, perché rivolto alla sacralità del sacrificare l'individualità dei propri atti creativi, ma poiché quando il sé si esprime deve farlo all'interno della manifestazione relativa, questo esprimere subisce un degrado che ha lo spessore dei limiti individuali in cui l'artista è costretto quando agisce creando. Nessuna guida può essere costituita da una rappresentazione artistica, diversa da quella data dalla capacità di sacrificare il proprio egoismo.

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