Considerazioni attorno ai princìpi universali che legiferano l'esistenza, e racconti sulle loro conseguenze nel dominio relativo nel quale si dispiega la manifestazione della realtà. In mezzo a tutto questo ci infilo, ogni tanto, anche racconti umoristici, secondo la natura che mi trascino dietro o che trascina me. Non si è ancora ben capito in che ordine ciò accada.
domenica 1 dicembre 2013
Il sacrificio di sé
In un universo dove è necessario, per essere felici, replicare il sacrificio primordiale fatto dal Mistero per donare la vita, Mistero che ha dovuto dare al male l'opportunità di esserci, non c'è da meravigliarsi che in tanti rifiutino il sacrificio che li riguarderebbe, per scegliere di ottenere una "giustizia" personale attraverso il male. Di questa reazione il male si nutre per affermarsi, e cancellare la necessità di doversi sacrificare per avere accesso alla conoscenza che dà la felicità, conseguenza dell'essersi liberati dal male. L'essere che decide di sacrificare il proprio egoismo sull'altare dell'amore per l'altro rigetta il male, attraverso l'identificarsi con la stessa volontà che ha motivato il Mistero, quando ha concesso alla luce di illuminare l'oscurità, e all'oscurità di farsi illuminare.
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