Nulla dà più soddisfazione dell'essere riusciti a migliorarsi, perché è la ragione più importante per la quale si vive. Il miglioramento ha la necessità di essere orientato da una consapevolezza che sappia individuare il senso che deve avere il perfezionarsi, perché solo il bene può centrare la perfezione. Il male è perfetto solo nell'essere imperfetto. Ma come può essere definito il bene senza coinvolgere ciò che è male, considerato che entrambi disegnano confini di separazione che sono in continuo movimento?
Bene è ciò che non nuoce a nessuno, e male tutto ciò che non è il bene, ma c'è qualcosa che non nuoce almeno a qualcuno?
C'è, ed è l'amore disinteressato.
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