Il male dedica la sua attenzione al bene come il bene la dedica al male. Queste due dimensioni dell'essere, nei confronti delle quali l'uomo è costretto a scegliere, si negano a vicenda combattendosi nel tentativo di annientarsi. Il male nega che le ragioni dell'esistenza siano quelle del doversi sacrificare, perché per le forze del male l'esistenza è una continua conquista. Il bene sa che l'unica conquista durevole è data dal saper sacrificare i propri interessi, perché l'esistenza stessa è frutto di un sacrificio primordiale e divino. Il male nega il divino e lo esclude, il bene è divino e comprende la possibilità del male perché la verità, che è libertà totale, nulla può escludere.
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