Prima di chiedersi se una cosa esiste è necessario definire le caratteristiche che dovrebbe avere quella cosa. Nel caso dell'Ispirazione occorrerà distinguere l'alto dal basso e il dentro dal fuori, in un'analisi dalla quale ogni definizione trae la sua sintesi. L'ispirazione intesa al modo della Psicologia è il sentire percettivo, di ordine sensoriale e istintivo, dunque di livello inferiore a quella necessaria per essere creativi attraverso l'intelletto. Da un'altra visuale, quella interiore ed elevata, l'Ispirazione è la qualità nella quale si esprime l'Intelligenza universale, che è il modo di essere del sé interiore, del quale l'io esteriore ed egoistico manifesta le caratteristiche superficiali. L'Ispirazione procede dal Centro misterioso, ineffabile perché spirituale, del quale siamo una particolare differenziazione all'interno della molteplicità che è manifestazione della realtà relativa. L'essere umano attinge creatività dal proprio centro privo di dimensione, analogamente a una circonferenza che prende forma dal centro non esteso del quale è il risultato in divenire di una moltiplicazione per divisione. L'ampiezza del recipiente che ognuno cala nel pozzo oscuro del sé è in relazione al proprio grado di consapevolezza, e anche a quello in cui si trova a essere la propria coscienza. Coscienza di essere e consapevolezza delle ragioni per le quali si è. È da lì che ha origine la creatività; analogamente il tempo nasce dall'istante immobile privo di durata, e l'estensione spaziale dal proprio centro informale. Chiedersi cosa l'ispirazione sia corrisponde al domandarsi cosa lo spirito universale è; scoprire le qualità dell'Intelligenza universale che stanno all'interno dei princìpi universali, norma che modula l'esistenza, è il primo passo verso il poter essere ciò che si conosce in modo assoluto attraverso l'attuazione delle sue conseguenze armoniche. Le idee sono informali come il centro dal quale nascono, per poi assumere forma attraverso il pensiero in tutte le sue possibilità espressive, non esclusivamente umane. Chiunque crei diviene un co-creatore, ma nessuno crea dal nulla, perché il nulla è una pura impossibilità di essere.
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