Il Mistero assoluto, nel suo Non esserci, respira mistero e quando espira riflette le proprie infinite possibilità, manifestandone alcune e preparandone altre. Riflettendo capovolge la propria unità nelle unicità che danno forma alla molteplicità dell'essere. Il suo espirare si attua all'interno della durata e dell'estensione che sono capovolgimenti del suo non appartenere a entrambe le dimensioni, perché ogni causa non appartiene agli effetti che determina, né da questi può essere modificata. Terminato di espirare inspira di nuovo, e la manifestazione della realtà relativa torna a essere un embrione di possibilità al di sopra del tempo, nell'istante eterno, che attende di manifestarsi appena l'inspirazione avrà concluso il suo ciclo. Questo respiro del Mistero si attua nello sdoppiarsi che dà a ogni cosa la libertà di scegliere tra la libertà o le prigionie, il bene o i mali, l'altruismo o gli egoismi, la creatività o i copia e incolla...
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