Considerazioni attorno ai princìpi universali che legiferano l'esistenza, e racconti sulle loro conseguenze nel dominio relativo nel quale si dispiega la manifestazione della realtà. In mezzo a tutto questo ci infilo, ogni tanto, anche racconti umoristici, secondo la natura che mi trascino dietro o che trascina me. Non si è ancora ben capito in che ordine ciò accada.
sabato 6 aprile 2013
Giustizia cosmica
Io parlo, scrivo, mi lamento, protesto, amo odio e maledico. Passo la gran parte del mio tempo a lottare contro la voce che mi dice che la vendetta è giusta, e ho deciso di spegnere quella voce perché nell'ordine naturale degli eventi io non vedo vendette scatenarsi. Vedo ripercussioni che corrono nel tentativo di riparare equilibri andati perduti, e vedo le persone che non vogliono pentirsi del loro essersi comportate male pagare il prezzo elevato della rinuncia all'amore. Io non vedo vendetta nel mondo delle leggi eterne, ma vedo una lenta giustizia cosmica, di una lentezza esasperante che aumenta il dover soffrire per gli errori commessi. Un soffrire che ha per scopo il risanamento.
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Sarà anche egoistico ma perdonare dà pace, vendicarsi toglie pace.
RispondiEliminaInoltre, come te, ritengo che ci sia chi sistema i conti rimasti in sospeso.
Infine bisognerà pur riconoscere agli altri il diritto di sbagliare. Quello stesso diritto che abbiamo noi stessi più volte esercitato e, spesso ma non sempre, ci ha condotto alla conoscenza dell'azione retta. Banalmente si dice che sbagliando s'impara.
Da un punto di vista biblico possiamo osservare: "mia è la giustizia dice il Signore".