sabato 16 novembre 2013

L'Inconscio collettivo archetipico...

La Psicologia è una scienza che si occupa di indagare la sfera psichica delle persone, e le patologie che le sono annesse. Sfera psichica che comprende la dimensione emotiva e quella mentale che serve a decodificare le intuizioni che ha l'intelligenza di una persona. Come spesso accade, da una scienza che è più o meno esatta, la massa delle persone estrae esclusivamente il meno, per farlo proprio, così ci si può riempire la bocca di termini che non sono capiti dalla Psicologia esatta, figurarsi da quella approssimativa. Un esempio di questa riduzione di significato è dato dall'uso che è stato fatto del termine "Inconscio". In realtà ciò che è inconscio dovrebbe essere inconoscibile, almeno fino a quando esso non si trasferisca sul piano subcosciente prima, e cosciente poi. Le persone che di psicologia usano riempirsi la bocca e le tasche, addirittura utilizzano questa parola associandole un'altra particolare caratterizzazione, quella di "collettivo". Si ha, di conseguenza, l'inconscio collettivo, che in sé rappresenterebbe soltanto il fatto che una collettività non sa di cosa sta parlando. Se a "inconscio collettivo" si aggiunge "archetipico", si ottiene "Inconscio collettivo archetipico" che sta a significare che l'umanità è incapace, da quando essa esiste, di comprendere la simbologia che suggerisce all'umanità di essere una specie che non solo non capisce un cazzo, ma che di quel non comprendere intende anche essere maestra.

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