giovedì 30 aprile 2015

L'Intenzione trascendente


La natura dell'intenzione del Mistero assoluto la si può dedurre dal fatto che ai santi è negato il diritto, e pure il dovere, di dichiararsi santi. Se si è generosi non lo si può dire, se si è onesti non è lecito ammetterlo. È soltanto possibile confessare di essere degli egoisti, bugiardi, disonesti, ipocriti e peccatori. Tutto questo a immagine del Mistero assoluto che nasconde la propria trascendenza.

3 commenti:

  1. Perché nel Mistero Assoluto dovrebbe esservi un`intenzione?. Sarebbe un desiderio ma abbiamo già detto altrove che non può esistere volontá nell`assoluto. Sulla seconda parte sono perfettamente d`accordo. Possiamo essere consapevoli dei nostri vizi non delle virtù altrimenti siamo nell`Ego

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  2. L'Assoluto è indiviso, potenza e atto sono una unica realtà e ciò che è possibile diviene attuale, e non ha necessità di alcuna intenzione per esserlo, ma ciò che mi premeva far notare è che in tutto il manifestato è presente l'intenzione che corrisponde alla qualità perché è senso e orientamento e, di conseguenza, anche significato Dell'Assoluto si può dire solo in termini di esclusione. Infinito, eterno e assoluto sono definizioni negative: senza limiti, senza durata e senza relazioni interne. L'Assoluto non ha certamente intenzioni, ma dalla nostra visuale ne ha in ciò che dall'Assoluto è manifestato.

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  3. Cosi specificato è perfetto. Condivido pienamente. Il manifestato è sotto la legge di necessità di realizzare una delle infinite potenzialità del Non Essere

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