Le persone che sono interessate alle questioni di carattere spirituale, nella quasi totalità dei casi si rifiutano di riconoscere la rigorosità logica che solo la spiritualità è in grado di mantenere. I motivi sono riassumibili nel fatto che queste persone, dietro alle vuote parole e alle finte intenzioni, nutrono un esclusivo interesse per il potere che la spiritualità porta con sé, ma che però si rifiuta di utilizzare, in conformità alle esigenze di comportamento mostrate dai princìpi universali conosciuti. La ricerca della verità è spessissimo rivolta alle verità che si vorrebbe fossero vere, a quella sorta di affascinante magia che si veste d'incomprensibile o di un accattivante esotismo. A queste persone poco importa di capire, perché il loro interesse è solo quello di farsi comprendere nelle questioni che nemmeno loro sono in grado di spiegare; questo perché è un bel gioco, dove a mostrare i muscoli della propria intellettualità è l'ego che si vorrebbe abbattere. Queste persone non spiegano mai, con precisione, le ragioni del loro discorrere, non usano la logica che si avvale di princìpi, ma affidano alle frasi fatte o alle citazioni a effetto discorsoni che mai si avvalgono di princìpi, né mostrano interesse a conoscere nei dettagli la natura e le caratteristiche di questi princìpi universali. In genere sono persone che credono di aver già capito quanto è conoscibile, e ritengono che quello che non sono in grado di spiegare nessun altro sarebbe in grado di illustrarlo. Quando incontrano qualcuno che riesce a farlo, pensano che questi sia come sono loro, e coltivi analoghe intenzioni, così si rifiutano di considerare ciò che questi dice. L'enorme differenza che separa chi conosce da chi nulla sa... è questa indisponibilità a farsi trovare dalla Verità.
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