L'esistenza è soggetta all'incessante movimento imposto dal principio del movimento, che è universale e, dunque, fissa causa del muoversi del tutto cosmico. In questo vorticare i punti di vista cambiano necessariamente e, con essi, la qualità e la quantità della nostra consapevolezza. Non è necessario viaggiare per sapere cosa la vita è, lo si può scoprire anche stando sempre sdraiati sul divano di casa. Quello che conta è il prestare attenzione alla realtà, nella quale siamo immersi perché siamo una sua parte. Le questioni sollevate dall'essere attenti solo alla superficie di questa realtà, inducono a credere che l'esistenza sia il contrario di ciò che è in realtà, ma anche questo credere sarà oggetto del movimento, e del cambiamento che il muoversi alla ricerca di diversi e nuovi equilibri comporta. La vita non lascia in pace nemmeno i morti, perché la perfezione chiama tutti, intonando la stessa melodia, composta da stridule urla e miagolii di piacere. Solo al centro del vortice esistenziale si trova la calma, e l'unico conoscere che non cambierà più è in quel centro, dove si ha la consapevolezza assoluta della natura dei princìpi, che sono leggi emanate dall'Assoluto, dalle quali tutto inizia ciclicamente a ruotare al fine di ricomporsi nell'equilibrio migliore tra tutti: quello del Principio.
Nessun commento:
Posta un commento