Considerazioni attorno ai princìpi universali che legiferano l'esistenza, e racconti sulle loro conseguenze nel dominio relativo nel quale si dispiega la manifestazione della realtà. In mezzo a tutto questo ci infilo, ogni tanto, anche racconti umoristici, secondo la natura che mi trascino dietro o che trascina me. Non si è ancora ben capito in che ordine ciò accada.
mercoledì 17 luglio 2013
L'ansia del silenzio
Il silenzio non teme ansie perché è esso stesso l'ansia, la quale ha paura delle conseguenze che il silenzio innesca in attesa dell'ignoto. Il silenzio non è assoluto, non lo può essere perché l'Assoluto non ha correlativi che gli si oppongano, mentre il silenzio ha il suono o il frastuono. Ne deriva che il silenzio, come il rumore ha due volti, uno dato dal silenzio della vita che è morta e l'altro dalla vita che deve manifestarsi. Il primo è un silenzio di pace, mentre il secondo lo è di guerra. Nulla che non sia assoluto può permettersi di non avere ansie; solo l'assoluto Mistero può non tremare di fronte al suo essere ignoto.
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