Unità non è correlativo alla molteplicità, quest'ultima è in apparente opposizione e complementarità con l'unicità. L'unità metafisica, il Principio primo dunque, tutto comprende in principio e non ha correlativi. Come l'uno matematico contiene i molti senza esserne modificato, così l'Unità comprende sia l'unicità che la molteplicità che costituiscono il riflesso della centralità principiale che tutto genera. Unità la quale, a propria volta, è l'affermazione dell'Assoluto nella manifestazione dell'esistenza. L'esistenza è insieme unica e molteplice, ed è per questo che l'Uno ha molti modi per essere concepito. Chiesero a un santo induista se non sarebbe stato meglio che ci fosse una sola religione a immagine dell'unico Principio, e questi rispose che meglio sarebbe stato avere una religione per ogni individuo. Un Sufi, sulla stessa questione, disse che se l'Unico avesse voluto una sola religione… una sarebbe stata. La componente sentimentale, propria alle religioni, dalla quale scaturisce la morale nel suo miscelarsi ai princìpi, impone questa differenziazione. Diverso è il discorso per quanto riguarda la metafisica, che è una come la centralità della quale è l'espressione intellettuale, ed è composta da diversi punti di vista, i quali compongono l'unità principiale dell'ortodossia metafisica. Unità priva di contraddizioni ai princìpi universali dai quali la metafisica trae la sua origine e ragione d'essere.
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