1) Normalmente le grandi domande sull’esistenza nascono in presenza del dolore, della malattia, della morte e difficilmente in presenza della felicità che tutti rincorriamo, che cos’è per lei la felicità?
La felicità è lo stato d'animo silenzioso, conseguente alla consapevolezza assoluta data dalla perfezione del proprio stato, ed è un processo senza fine fino a quando non ci si sarà identificati all'Assoluto, dove inizio e fine sono un'unica, infinita, realtà.
2) Cos’è per lei l’amore?
L'amore è la ragione sufficiente d'essere della realtà, perché rende auspicabile il sacrificio di sé al fine di sostenere la ragione d'essere del mondo che esige la perfezione di tutti.
3) Come spiega l’esistenza della sofferenza in ogni sua forma?
La sofferenza è conseguenza della necessità che ha la gioia di non doversi illudere.
4) Cos’è per lei la morte?
La morte è la vita stessa quando ha necessità di rinnovare il proprio ciclo vitale. È per questo che la morte sarà l'ultima a dover morire.
5) Sappiamo che siamo nati, sappiamo che moriremo e che in questo spazio temporale viviamo costruendoci un percorso, per alcuni consapevolmente per altri no, quali sono i suoi obiettivi nella vita e cosa fa per concretizzarli?
I miei obiettivi sono contenuti nella perfezione della centralità e verso questa tendono.
6) Abbiamo tutti un progetto esistenziale da compiere?
L'esistenza è, e il termine essere deriva da "ex-stare", che significa non avere in sé la propria ragione sufficiente d'essere. Per questo l'esistere costituisce necessariamente un progetto che deve realizzarsi negando i propri limiti.
7) Siamo animali sociali, la vita di ciascuno di noi non avrebbe scopo senza la presenza degli altri, ma ciò nonostante viviamo in un’epoca dove l’individualismo viene sempre più esaltato e questo sembra determinare una involuzione culturale, cosa ne pensa?
Ogni essere è, a propria volta, un aggregato molteplice condensato attorno a un centro unico, uguale per tutti, invisibile e indescrivibile. L'individualismo è l'aspetto riflesso, capovolto com'è per ogni riflessione, superficiale ed esteriore, di questa centralità.
8) Il bene, il male, come possiamo riconoscerli?
In linea generale il bene è ciò che non nuoce a nessuno, mentre il male è l'aspetto necessario a che il bene consenta all'amore di non essere illusorio.
9) L’uomo, dalla sua nascita ad oggi è sempre stato angosciato e terrorizzato dall’ignoto, in suo aiuto sono arrivate prima le religioni e poi, con la filosofia, la ragione, cosa ha aiutato lei?
L'Assoluto mistero mi ha aiutato, per ragioni che non mi è dato conoscere.
10) Quale è per lei il senso della vita?
Il senso è direzione, orientamento e il modo che ha la qualità per essere misurata. Il senso della vita è piccolo per la vita, ma grande come la ragione per la quale la vita è. La vita è caratterizzata da un insieme di limiti e costrizioni, e il suo senso non può essere altro che la propria liberazione. Il fine non è da confondere coi mezzi a disposizione per raggiungerlo, per questo il fine della vita non sta nella vita, ma nella ragione per la quale la vita è: la necessità di perfezione.
Nessun commento:
Posta un commento