Qualcuno, giovane o anziano che sia, riesce a ipotizzare che la realtà sia conseguenza della solidificazione di una menzogna?
È lecito credere che non sia la verità a sostenere l'universo e, con quello, ogni suo infinitesimo componente?
Verità non significa buono o cattivo, ma indica obbediente alla libertà che, per realizzarsi, ha bisogno di sbarre che la rinchiudano.
Ognuno di noi è prigioniero di se stesso e sbarra per qualcun altro. Il nostro esistere comporta responsabilità, diritti e doveri funzionali a un fine che non può essere diverso dalla finalità verso la quale la vita intera tende l'arco delle proprie possibilità.
La Perfezione, per essere totale, deve mettersi alla prova nell'imperfezione. Ognuno di noi è la conseguenza di una Perfezione che affida le sue ali ai nostri muscoli, il suo orizzonte ai nostri occhi e nasconde la volontà nelle leggi eterne che riempiono i cieli.
Leggi che si affidano al donare per avere e all'avere per donare.
Chiunque contrasti, nella libertà che gli è concessa, la Libertà del tutto, dovrà lottare contro l'universo intero che lo ama nonostante tutto.
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