venerdì 17 settembre 2010

Un'illuminazione

Un'illuminazione può avere svariate gradazioni nelle quali una meraviglia, ma il più delle volte una disperazione, prende forma all'orizzonte dell'inaspettato.
Il ventaglio di possibilità offerte dal Mistero è decisamente indefinibile, e solo un'illuminazione potrà scrutarne i contorni.
Io posso solo immaginare che i due sostegni che reggono, alle due estremità, lo zigzagare del ventaglio, siano lo stupore e la delusione.
Questo perché l'illuminazione, a qualsiasi livello si esprima, dà e toglie contemporaneamente.
Quando si prende coscienza di una realtà lo si fa attraverso l'abbandono di quella falsa che sarà sostituita.
Ieri ho visto una cavalletta atterrare su una larga foglia. È stato un atterraggio senza traumi, morbidamente eseguito da un insetto che, fino a pochi secondi prima di quell'atterraggio, io credevo fosse l'incarnazione del tentativo di suicidio con esagerate possibilità di andare a buon fine.
Invece quella è arrivata come un Boeing pilotato da un esperto comandante, guidato nella manovra di atterraggio da un controllore di volo astemio.
Ora non potrò più paragonare la mia vita a quella delle cavallette.
All'altro capo della possibilità di essere illuminati si trova l'illuminazione spirituale che, più che un atterraggio, ha l'aria di essere un decollo.
Ho sperimentato anche quella, ed è per questo che sono così allarmato di non riuscire a trovare la foglia giusta...

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