venerdì 10 giugno 2016

Chi cerca la felicità non è adatto al conoscere

L'esistenza non si accanisce contro chi si accanisce da sé contro se stesso, facendosi del male, preferisce farlo con chi cerca di comportarsi al meglio di quanto gli riesce, perché è in questo modo che l'esistenza aiuta chi ha in sé le possibilità di capire che è attraverso le difficoltà che la propria consapevolezza si affina, crescendo nella necessità di superare i propri limiti.

Chi cerca la felicità non è pronto per la conoscenza, l'unica in grado di determinare un tipo di felicità che rifiuta l'euforia, come rigetta la tristezza, perché conosce le ragioni d'essere e i limiti di entrambe.

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