martedì 16 giugno 2015

In Mistero inconoscibile, perché privo di limiti

Il nostro (si fa per dire) pianeta mostra una stupefacente ricchezza creativa, data da un'indefinita moltitudine di possibilità che si attuano, rendendosi disponibili alla realizzazione di altre realtà a queste compossibili, ma la totalità universale è molto più di questo, perché in ogni galassia ci sono condizioni diverse dalla nostra che generano altre possibilità, in magnificenze di forme e colori tutte esprimenti aspetti di un Mistero inconoscibile che è privo di limiti, come ne è privo l'Amore quando non ha interessi diversi da quello di amare.

9 commenti:

  1. Ti faccio un` ipotesi. Se l`Assoluto si muovesse a velocità infinita sarebbe anche al tempo stesso immobile.Inoltre sarebbe fuori dallo spazio e dal tempo nel senso che questi non esisterebbero piu. E seppure infinito sarebbe anche un punto senza dimensioni. Cosa ne pensi? Chiaro che la logica razionale qui non c`entra più nulla. È un`intuizione sovrazionale. Vorrei tua opinione in merito

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  2. La velocità ha bisogno dell'estensione e della durata per essere, dunque una velocità chi sia infinita è una contraddizione in termini, perché l'infinito essendo causa dell'estensione a questa non partecipa. Il punto che è privo di forma e di estensione non è affatto infinito, si può solo dire che esso è analogo all'affermazione di uno zero che si dispone a essere il centro simbolico della manifestazione dell'esistenza. L'intuizione sovra-razionale non ipotizza, non ne ha bisogno perché "vede" la Verità nell'immediatezza della Certezza assoluta che precede il lavorio della mente. Per intuire intuiamo tutti e lo facciamo per la stessa via sovra-temporale, ma ciò che differenzia la normale intuizione, che dovrà in seguito essere oggetto della manipolazione esercitata dalla mente, dall'Intuire sovra-razionale, è la consapevolezza assoluta dei princìpi universali che l'iniziato ha avuto in dono nell'avere avuto accesso, per decisione del Mistero assoluto, ai misteri dello spirito, che indagherà in dipendenza di quanto riuscirà a viverne le indicazioni.

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  3. La teoria della relatività ristretta di Einstein sembrerebbe però confermare quello che dico. Alla velocità della luce lo spazio si contrae a 0 e il tempo si ferma o meglio lo spazio- tempo cessa di esistere. Ecco perché in questa manifestazione si asserisce che la velocità della luce non possa essere raggiunta. Ma usciamo dalla manifestazione. Se il Brhaman Nirguna andasse a velocità infinita sarebbe ubiquo cioè omnipresente di conseguenza lo spazio-tempo non esisterebbe piu. Tutto il tempo sarebbe concentrato in un istante eterno e lo spazio ridotto ad un punto. Sarebbe un punto plenipotenziario. Al tempo stesso però visto che la velocità infinita può percorrere lo spazio infinito anche in un tempo infinito sarebbe anche atto infinito eterno.È estremamente paradossale ma d`altronde il Nirguna non può che essere un paradosso.

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  4. Se alla velocità della luce lo spazio si contraesse, si contrarrebbe soltanto rispetto a quella luce che gli impone di annullarsi, ma come potrebbe una luce imporgli di annullarsi quando lo spazio esiste non solo per la luce? La velocità per essere misurabile ha bisogno del rapporto spazio temporale senza del quale non ci può essere velocità, perché tutto sarebbe contemporaneamente presente nell'eterno istante.

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  5. Carissimo Massimo partendo da tutte le tue considerazioni che condivido vorrei porti una domanda? Facendo parte di una manifestazione necessitata dell`Assoluto io e te siamo dentro l`Assoluto ma non possiamo esserne parte perché l`Assoluto è indiviso indi siamo l`Assoluto pur senza esserne consapevoli. Siamo nutriti e collegati in ogni momento con l`Assoluto quindi siamo al contempo manifestazione e al contempo l`Assoluto. Ora esiste un canale di consapevolezza che permetta di essere l`Assoluto e di viverlo già in questa vita. Cosi a livello di intuizione direi di si. Dimmi la tua.

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  6. Stai chiedendo all'operatore macchinista di un cinematografo come si sta all'interno del film che lui sta proiettando sullo schermo :D
    In linea di principio si deve dire che l'Assoluto è in noi dal nostro punto di vista e se l'Assoluto avesse una visuale propria noi saremmo in Lui, ma in realtà sono scomposizioni arbitrarie operate dalla logica umana, perché l'Assoluto non ha un interno che presupporrebbe un esterno. Ogni essere è a causa dell'Assoluto che esprime la propria infinita potenzialità riflettendosi nel capovolgimento, che è anche inversione, esistenziale. Ogni essere, di conseguenza, può invertire nuovamente questo capovolgersi esistenziale ripercorrendo a ritroso, esaurendole, le cause che lo hanno portato a essere ciò che esso è.

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  7. Ti ricordo che quelle da me esposte non sono affatto mie considerazioni. Nulla di ciò che dico o scrivo è una mia invenzione o frutto di mie idee. Io tento, malamente perché lo faccio attraverso la mia intelligenza individuale, di descrivere ciò che il Mistero consente di vedere al mio intuire che si avvale dell'accesso all'Intelligenza universale. Nemmeno a mettercela tutta potrei immaginare uno scherzo di cattivo gusto peggiore di quello che il Mistero mi ha fatto.

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  8. Capisco e comprendo quello che dici perché lo sento nelle profondità del mio Essere che è dentro l'Assoluto perdendosi in esso. La cosa triste è che tutto ciò o si vive in prima persona o è incomunicabile. Quello che dici ha una logicita immanente e al tempo stesso trascendente ma l'uomo immerso nelle tenebre dell'ignoranza si illude che tutto parta dal suo ego personale e si esaurisca nel suo interesse particolare anche se la via passa inevitabilmemte di li. Solo la sofferenza che da l'ego che è come il pizzo di san patrizio, più lo riempi più è vuoto può risvegliare lo spirito. È la leggenda di Lucifero che si ribella alla stessa forza da cui trae vita.

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  9. Lucifero significa portatore di luce. La sua ribellione è il rifiuto del sacrificio di sé che lo ribalta nel regno di un'esistenza della quale diviene il principe, non il Re. Capovolgimento che lo riduce a essere satana, che nega la realtà spirituale perché vuole possedere ciò che non può essere posseduta. Rifiuto che non è solo simbolico, perché è da quella libertà di scelta che nasce il male. Poiché il male è conseguenza di una libertà data, esso è inferiore a quella Libertà della quale è strumento. Per questo è detto che alla fine dei tempi satana si redimerà, ultimo tra gli ultimi a doverlo fare, ritornando a essere Lucifero.

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