venerdì 5 giugno 2015

Il caso e l'accidente

Quello che è chiamato caso ha motivi di essere che sono sconosciuti, ma li ha, dunque non è un caso che eventi senza apparenti ragioni d'essere accadano. La realtà è totale, e nella sua totalità c'è l'accidente dato dallo scontro, o dall'incontro, di eventi diretti altrove che si sono scontrati o incontrati. L'accidente non è il caso, ma ha motivi che prima di giungere al loro obiettivo picchiano a destra e a sinistra rimbalzando in modo da provocare situazioni che rientreranno nella normalità data da occasioni, desiderabili o odiose, entrambe utili a comprendere che del mondo capiamo poco, e quel poco spesso è sbagliato. :D

2 commenti:

  1. Il caso è il modo che l'Assoluto usa per manifestarsi ma alla fine il caso è necessità.

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  2. La manifestazione della realtà relativa è sia necessaria che contingente. Necessaria perché essa è l'espressione di possibilità e contingente perché questo esprimersi non ha in sé le proprie sufficienti ragioni d'essere. Il caso non è il modo di esprimersi dell'Assoluto, quello, semmai, è l'accidente.

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