Quando si riceve un dono ci si sente in dovere di condividerlo, ma se quel dono è la consapevolezza dei princìpi il condividere diventa impossibile, ed è anche sconsigliabile ogni tentativo di comunicare ciò che di esso è comunicabile. Lo so da quando quella grazia mi ha investito come un treno al passaggio di livello alzato, eppure continuo a scrivergli attorno, pur non entrando troppo nella mia storia personale. Mi dico che anche se un solo individuo potesse cogliere la rigorosità logica della conoscenza universale, non sarà stata fatica sprecata l'aver mostrato qualche riflesso del Mistero, ma persone capaci di accorgersi anche di un solo bagliore non ne ho mai incontrate in ben più di trenta anni.
In fondo io stesso, negli anni della mia giovinezza trascorsi a cercar di comprendere la vita, avrei considerato folle chiunque avesse scritto le cose che scrivo.
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