Esistere significa essere dotati di una forma, quando si è individui, e la forma è il contorno di un limite. Questo implica che la Realtà alla Quale l'uomo ha dato il nome di Dio non può essere una realtà individuale né collettiva - quest'ultima è poi un'individualità moltiplicata - semplicemente per la ragione che Dio è infinito e quindi privo di limiti. C'è anche un'esistenza priva di forma, come è quella che ha ogni idea prima di essere manipolata dalla mente, ma in quanto realtà informale sussiste perché divisa da altre realtà che le sono analoghe, e ciò che chiamiamo Dio non può avere nulla al di fuori di sé. Dunque né le realtà informali e neppure, a maggior ragione, quelle formali, possono essere trascendenti. Chiedersi se Dio esiste è, da questa visuale universale, una contraddizione in termini.
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