La vera Intelligenza, quella che non è una stupidità a bassa o elevata concentrazione, non è mai individuale, a causa della sua capacità di conoscere attraverso l'assoluta consapevolezza dei princìpi appartenenti a un ordine che è universale perché applicabile, senza alcuna contraddizione, all'intero universo. Per questo la vera Intelligenza è detta dover essere universale. All'intelligenza individuale è concesso esclusivamente il poter tradurre le verità viste attraverso l'Intelligenza universale, e il prezzo che l'individuo dovrà pagare sarà la rinuncia a ogni tentativo di sostituire la Verità, vista al di sopra del dubbio, con le ipotesi fasulle, caratteristiche di tutte le intelligenze individuali.
Anche qui, inevitabilmente i due estremi sono tra loro speculari, perché l'essere al di sopra del dubbio, per l'Intelligenza universale che è consapevole dei princìpi universali, corrisponde all'immagine invertita data dal non avere dubbi della stupidità individuale che ne ignora l'esistenza.
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