Nulla cambia se si lasciano liberi di calunniare i criminali che accusano altri criminali, come accade sulle pagine dell'ottima Cécile Kyenge, che si lascia sputare addosso ingiurie dalla masnada di razzisti velenosi che odiano i diversi, dimenticando che gli italiani sono stati coperti dal disprezzo di chi li considerava essere dediti al crimine e pigri incapaci di lavorare onestamente. Oggi il mondo ha italiani ovunque e in alcune nazioni, come l'Argentina, costituiscono la maggioranza della popolazione. Ma ai razzisti questo non importa, a loro interessa odiare e spargono il loro ignobile sentimento sulle donne violentate dai padroni del crimine africano, pagati dalle multinazionali europee, e sui loro bimbi innocenti come le loro mamme, e sugli uomini che vengono da noi a lavorare per spedire in Africa quei pochi soldi coi quali i padroni qui pagano la loro vita infame. Milioni di persone in estrema sofferenza allungano le loro mani chiedendo un aiuto non gratuito, ma mendicando un lavoro brutale e miserrimo, che da noi nessuno farebbe mai nemmeno quando si fosse super pagati. Ebbene, questi maledetti razzisti urlano alle ingiustizie patite, e le donne tra questi sono le peggiori, perché mamme indegne nonostante siano schiave dei razzisti che azzannano per il piacere di fare delle ingiustizie che chiamano, pomposamente, "Orgoglio nazionale”; questi bastardi urlano e schiamazzano, sono cacciatori di fatti di cronaca nera e disdegnano i crimini commessi dagli italiani che sono la stragrande parte, concentrandosi su quelli dei disperati che qui sono trattati come bestie, e quando queste “bestie”, considerate meno dei ratti di fogna (nome dato dagli svizzeri ai frontalieri italiani) commettono crimini i razzisti gli si avventano addosso, portandoli a esempio del degrado civico e morale di tutti gli immigrati che si spaccano la schiena sui campi di pomodori o a scaricare carbone. Io maledico il razzismo, maledico i genocidi e la crudeltà gratuita e vigliacca di questi porci razzisti che si ergono a esempio quando, invece, sono loro la feccia del pianeta, loro che hanno ucciso per derubarle milioni di persone e tacciono sui loro crimini, girandosi di scatto alla ricerca di nuove vittime, mentre la bava fuoriesce dalle loro bocche desiderose di carni innocenti. Casalinghe stuprate dal marito fascista o comunista o democratico, loro e le loro figlie ridono quando gli immigrati sprofondano nel mare e sono felici, ma poi di notte su di esse si arrotola il corpo puzzolente del marito padre con l'alito pesante, lo stesso razzista che odia tutti e ansima di piacere sopra la loro carne piangente ma poi, l'indomani, mamma e figlia si destano dalle violenze subite e si vendicano sui corpi che galleggiano nel mare di odio che chi soffre violenze deve regalare a tutti, perché non sopporta di averlo solo su di sé da chi dovrebbe amare invece che possedere.
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