Considerazioni attorno ai princìpi universali che legiferano l'esistenza, e racconti sulle loro conseguenze nel dominio relativo nel quale si dispiega la manifestazione della realtà. In mezzo a tutto questo ci infilo, ogni tanto, anche racconti umoristici, secondo la natura che mi trascino dietro o che trascina me. Non si è ancora ben capito in che ordine ciò accada.
martedì 19 maggio 2015
L'obiettivo della propria esistenza.
L'Intelligenza che sta alla radice dell'universo ha causato questo casino perché la Perfezione assoluta determina necessariamente effetti che le sono inferiori, e poiché quella Intelligenza assoluta è perfetta... lo è anche nel causare sofferenze che convincano valga la pena di avere la perfezione come obiettivo della propria esistenza.
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Noi siamo giá perfetti perché Emanazione dell`Intelligenza dell`Assoluto solo che maya ci fa credere di non esserlo. È l`Ego che nasce dalla paura di una morte che non esiste che distorce la visione.
RispondiEliminaL'ego non nasce dalla paura della morte, perché per avere paura occorre prima che ci sia un ego che sviluppi la paura.
RispondiEliminaSecondo me l`Ego nasce quando l`uomo diventa consapevole sul piano materiale della morte. L`ego non accetta la morte fisica perché si crede solo materia.
RispondiEliminaChi ha un ego enorme rifiuta la morte, e se proprio non riesce a respingerne l'ineluttabilità crede di potersi reincarnare mantenendo intatto il proprio ego.
RispondiEliminaL'io nasce perché è il riflesso individualizzato del sé universale, identico per tutti gli esseri. Un sé assoluto, che nel relativo diviene l'io. Sarebbe contraddittorio sentirsi tutti di essere lo stesso io, se questo non derivasse dall'essere, tutti, lo stesso sé spirituale.
Concordo pienamente
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