domenica 28 ottobre 2012

Uno strano percorso


Che strano percorso quello dell'esistenza... da un lato la vita corre come fosse in discesa e si consuma con sempre maggior velocità, mentre dal lato opposto pare di essere in una salita, che si fa via via più ripida e lenta, col sentiero che si stringe e nessuna certezza di aver imboccato quello giusto.

venerdì 26 ottobre 2012

A ben guardare, ma riflettendo meglio...


A ben guardare sembrerebbe proprio che la sofferenza acuisca l'ingegno, e che la felicità affievolisca le capacità proprie all'intelligenza, ma riflettendo attentamente si vede che un'intelligenza felice è quella che soffre del fatto di non essere tanto intelligente da non dover più soffrire.

giovedì 25 ottobre 2012

Lotta per l'innocenza


Molto spesso me la prendo contro un'umanità corrotta, ma poi e per mia scelta, quando mi relaziono con le persone, mi comporto come se queste fossero totalmente prive di cattive intenzioni. Lo devo fare perché, immaginando un mondo nel quale tutti sono innocenti, provo un senso di repulsione che mi fa capire che l'esistenza è lotta per l'innocenza, non innocenza che non lotta.

mercoledì 24 ottobre 2012

Il branco che abbaia


Detesto gli individui che si alleano tra loro, come un branco di belve, per dare addosso a una persona che ha una visione diversa dalla loro. Questo tipo di alleanza è indice di debolezza e mancanza di ragioni le quali, se sussistessero, sarebbe sufficiente una loro esposizione, insieme ai princìpi dai quali le ragioni sono state generate. Invece il branco non ha mai bisogno di avere motivi per abbaiare, perché appoggia la propria ragione sulla quantità, che è forza per il gruppo, ma debolezza quando osservata dal punto di vista che dà importanza alla qualità. 

martedì 23 ottobre 2012

Nessuno piace mai abbastanza


Nessuno piace mai abbastanza, perché è soltanto la Perfezione assoluta che può pretendere la resa incondizionata. Siamo al mondo perché imperfetti come imperfetto è il mondo, ma tutto questo conviene sia a noi che al mondo, perché è l'unico modo per guadagnarsela quella perfezione. Col sacrificio di sé, ma voluto consapevolmente. La nostra perfezione è nascosta lì, insieme all'amore per la verità.

giovedì 18 ottobre 2012

I libri e i giovani


I libri, anche quando meriterebbero l'appellativo di "maestri", sono maestri di sole parole, ed è attraverso le parole che l'ipocrisia si fa largo tra i fatti che le contraddicono. Di certo c'è che la vita pare fatta apposta per risorgere dalla menzogna, perché l'esistenza della vita sulla verità si appoggia, e non è la verità delle parole, quest'ultima, al massimo, viene per ultima e quando è prima non ha valore fino a quando i fatti non confermeranno. Credo che i giovani d'oggi siano nei guai seri, ma ogni ciclo, raggiunto il suo estremo, inverte la propria polarità, e quella che oggi appare come un'assenza di speranze si rivelerà motivo di scoperta. Ai libri, e alla scrittura in generale, è stata assegnata un'importanza fuori misura, analoga a quella data ai fantasmi. La non voglia di meditare non è caratteristica solo dei giovani, e comunque la verità dei princìpi universali che ordinano l'esistenza non è attraverso la contemplazione o la meditazione che la si può vedere, e non la si vede neppure per le buone azioni compiute. Quando non si conoscono questi princìpi essenziali la logica si aggrappa a qualsiasi ipotesi fantasiosa per procedere verso l'illusione scambiata per verità, ma a un certo punto si deve arrestare, perché la menzogna finisce presto la sua corsa. È per questo che ci sono più quesiti insoluti di quanti ne siano stati risolti.

Solitudine e sofferenza

Quando si è soli in realtà si è più vicini a se stessi, ed è questo che crea sofferenza.

La fatica del vivere


Meno si fatica a vivere e più si allontanano le vere ragioni del vivere, quelle che fanno superare i limiti che la vita impone.

mercoledì 17 ottobre 2012

La logica


La logica è un mezzo, deduttivo o induttivo, per legare cause ed effetti tra loro consequenziali, e si avvale del principio di "non contraddizione". Ma pure il pensiero è un mezzo, attraverso il quale l'ispirazione è tradotta, allo scopo di preparare l'azione che seguirà. Azione che è, a propria volta, il mezzo attraverso cui ci danniamo o, per una botta di culo, riusciamo a passare inosservati...

martedì 16 ottobre 2012

Ferite da catena

Sulla via della consapevolezza ogni lato del mondo s'impegna a ostacolare i tentativi di oltrepassare le limitazioni che legano al mondo, e come è per un carcerato che tenti di liberarsi dalla propria prigionia, strappando a forza le catene che ne fermano il destino, queste ultime non mostreranno segni di cedimento prima di aver affondato profondamente i denti nella carne dell'anima di chi vuole la libertà.

Dover morire e dover vivere

Quando penso al dover morire mi accorgo che dietro a quel pensiero se ne spintonano altri, tutti importanti, mentre se rivolgo l'attenzione al vivere la qualità dei pensieri subisce un crollo dovuto agli interessi materiali di cui il vivere necessita. Nel morire quello che importa è il modo nel quale si è vissuti e i valori che sono stati rispettati, mentre nel vivere si è continuamente tentati di aggirare quei valori, eludendone le richieste, per ridurre la sofferenza che comporterebbe il rigore che essi richiedono. Il dover morire chiede la dignità di un vivere il quale rifiuta la dignità per non dover morire.

Si è sempre amati


Si è sempre amati, anche quando si è soli. È un amore, però, che non ti dà certezze, né sicurezze che possono essere tradite. È l'amore che ci ha voluto al mondo anche se i nostri genitori non ci volevano, e che ci ha amato e amerà sempre anche se i nostri cari ci hanno abbandonato. Questo amore universale, che è dato a tutti nello stesso modo totale, non si lascia impietosire dalle nostre debolezze. e ci mette di continuo alla prova solo perché vuole che noi impariamo ad amare gli altri nello stesso suo identico modo.

venerdì 12 ottobre 2012

L'orto dei segreti

È un discorso complesso, quello dei segreti che custodiamo. Complesso perché la verità non la si può sempre dire e quando detta alla persona sbagliata può essere più pericolosa della menzogna. Tanto quanto la falsità costringe ad altre falsità che la sorreggano... la verità chiama a sé altre verità, eppure nemmeno l'ordine naturale si esprime a verità, ma lo fa lasciandoci la libertà di scegliere e di maturare il nostro diritto a essere liberi davvero e a saper riconoscere il vero dal falso. La tristezza non sta nell'avere il proprio orticello di segreti, più o meno legittimi solo noi sappiamo quanto, ma nel non voler bruciare quell'orto con la fiamma di una purezza che non possiamo accendere fino a quando non sapremo attizzare il fuoco che dorme dentro il nostro desiderio di libertà.

Il primo artefice della propria sofferenza


C'è un filo che ci unisce al centro di noi stessi. Questo centro, pur essendo legato a noi non ci manovra, ma ci lascia liberi di scegliere, pur silenziosamente suggerendoci le possibili conseguenze che potrebbe avere ogni scelta fatta. Questo centro non urla, e se lo sentite urlare non è Lui che vi sta parlando, ma è la vostra paura. Non tace, se non lo udite più siete voi che siete sordi al suo dire. Lui sussurra con calma perché non è coinvolto in ciò che fate, è solo uno spettatore. Non vi giudica, perché lascia alla vostra coscienza il giudizio su voi stessi, ma sa attendere che vi accorgiate di Lui. Quando ci si accorge della Sua presenza si apre un canale di comunicazione con la propria possibilità di perfezione, e la vita che prima appariva difficile si fa molto più difficile, perché quando si decide di mentire si mente prima a se stessi, e non c'è niente di peggio che essere il primo artefice della propria sofferenza.

giovedì 11 ottobre 2012

Che ne hai fatto di te?

Il pensiero di dover rispondere alla domanda da giudizio universale: "Cosa sei riuscito a fare di te stesso?" mi inquieta, perché capisco da me che rispondere cose del tipo: "Mi sono divertito" scatenerebbe reazioni omicide nei miliardi di individui, che aspettano il loro turno per rispondere, e che mi stanno pericolosamente alla spalle... dunque mi toccherà mentire ancora una volta...

mercoledì 10 ottobre 2012

Si muore ogni volta

Si muore ogni volta che l'interpretazione data alla vita cambia radicalmente, ed è l'unica volta che la morte è vissuta col rammarico di non essere morti prima.

martedì 9 ottobre 2012

Difficile da capire


Dovrebbe essere normale sedersi a contemplare l'esistenza sulla seggiolina del credere o su quella del non credere, ma poi bisognerebbe alzarsi, sgranchirsi la mente accordandola al sentimento e alla volontà, e decidersi a considerare gli elementi che compongono la vita seguendo, a ritroso, la scala consequenziale dove le cause e i loro effetti si sono dispiegati per renderci tutto così difficile da capire.

domenica 7 ottobre 2012

Il mondo della pace


Questo non è il mondo della pace, ma è il mondo dove si impara ad apprezzarla quelle poche volte che c'è.

venerdì 5 ottobre 2012

Essere aiutati aiutando


Quando non hai a chi rivolgerti per chiedere aiuto devi provare ad aiutare qualcuno. Quel qualcuno aiuterà te senza nemmeno che tu te ne accorga.

L'originalità


L'originalità, che è legge universale, è percepita dall'uomo come fosse una nota stonata in una melodia pietosa...