Qui, con l'avanzare del tempo le cose stanno prendendo una brutta piega: insieme agli anni si consumano anche le speranze di cavarsela a buon mercato, e il tempo pare non provare rimorsi nel suo pretendere di consumare il superfluo. Con l'età, che scava le rughe dando al viso la smorfia della disillusione, si acuisce il timore di aver sprecato tempo ad accumulare idiozie che non hanno saputo lenire il dolore del vivere, e come sabbia scivolano via dal pugno chiuso dell'ego, lasciando intatta la rabbia che si prova per ciò che non si è realizzato di quanto era possibile fare per essere persone migliori. È questa la ragione dell'incattivirsi di molti anziani, che se la prendono col Cielo che non li ha favoriti, non volendo commettere ingiustizie. La morte, in mezzo a tutte queste mancanze, pare essere più vicina a un dover ripartire, che non all'essere arrivati.
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