L'esistenza non è quello che sembra essere, quando considerata attraverso la sola modalità corporea che è solo uno degli indefiniti modi dai quali l'essere umano è condizionato. Non tutto il nostro essere è soggetto all'estensione e alla durata, e ci sono altri indefiniti prolungamenti del nostro essere che si estendono ben oltre lo spazio e il tempo. La sfera psichica che riguarda le emozioni e la mente non è sottomessa alle condizioni spaziali e temporali, ed essa costituisce l'ordito sottile e verticale attraverso il quale si intesse la trama orizzontale che dà forma alla realtà che chiamiamo "fisica". Ordito e trama corrispondono a qualità e quantità, che sono due princìpi universali, perché applicabili all'intera manifestazione dell'universo relativo. Ciò che l'uomo crede sia una dimensione dell'essere fine a se stessa, che si regge sul nulla di obiettivi casuali in realtà, quando osservata dal punto centrale dal quale tutta la molteplicità procede, si rivela il magnifico arabesco nel quale la libertà di scegliere esprime la propria, infinita, creatività, quella che non ha mai bisogno di ripetersi.
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