Non so cosa il destino sia, ma credo si tratti di tutto ciò che non sta sotto al libero arbitrio: quando si è nati, dove, da chi e perché è parte del destino di ogni individuo, e lo sono pure tutte le condizioni dell'essere nel loro lato che sfugge al nostro controllo. D'altronde se non ci fosse il destino la nostra libertà di scegliere non troverebbe appigli per essere esercitata.
C'è un destino individuale, un destino collettivo e, infine, il destino universale, che è lo stesso per tutti e prevede il doversi ritrovare tutti nello stesso centro dal quale tutti provengono, quello per il quale la circonferenza dell'esistenza ha avuto avvio e al quale deve le sue essenziali ragioni sufficienti d'essere. Amare ci avvicina al centro d'amore, l'odiare ce ne allontana, perché l'odio striscia sulla circonferenza per dire a tutti che il centro non è reale a causa della sua assenza di peso.
Ogni realtà, sia essa microcosmica che macrocosmica, ha il suo centro del quale essa è l'espressione differenziata, ma il centro è identico per tutti gli esseri, ed ha una memoria infallibile. Di questa memoria dobbiamo tenere conto, perché solo i demoni pensano di poterle sfuggire.
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