Cosa potrebbe aggiungere la morte al poco che siamo riusciti a capire della vita?
Ci vuole ben altro che il morire per migliorare il nostro grado di comprensione; occorre vivere altre volte in dimensioni dell'essere nuove e diverse da quella umana che si è vissuta, e che non è bastata a scostare i veli che nascondono una Verità che da immaturi non si sarebbe capaci di sopportare.
Nulla si ripete nell'universo, perché il Mistero dal quale l'esistenza proviene, essendo infinito... non si ripete mai.
Non c'è una goccia di pioggia che sia identica a un'altra, non un fiocco di neve lo è, non lo sono i pensieri e neppure i sogni. Per essere identiche tra loro due realtà dovrebbero occupare lo stesso spazio ed essere la stessa realtà.
Solo la centralità è la stessa, per tutte le circonferenze che di essa sono le riflessioni, ed è il modo che ha il Mistero di esporre l'inizio delle proprie infinite possibilità.
Da questo Centro noi nasciamo e a ritrovare questo Centro siamo destinati.
Il complesso e il difficile sono i mezzi che abbiamo per raggiungere la Verità di ciò che semplicemente siamo alla nostra origine.
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