C'è qualcuno in noi che sa tutto di noi e tace in apparenza, sopportandoci come solo un santo sa fare. Quel qualcuno non è la nostra coscienza, troppo legata alla nostra intelligenza per non essere disposta a vendersi per un tozzo di pane.
Quel qualcuno è la nostra centralità, muta come il morso di uno squalo, ma più sanguinaria.
Sarà lei ad assolverci o a condannarci ad altre vite, diverse dalla specie umana alla quale ora apparteniamo.
Diverse... perché l'Infinito non ama ripetersi.
Nessun commento:
Posta un commento