L'intelligenza sta nel mezzo, tra il credere e il non credere, e guarda male entrambi perché è soddisfatta solo dal conoscere.
Chi crede che il non credere sia il conoscere crede e non crede nello stesso tempo... senza sapere cosa il conoscere comporti.
Chi non crede dice che la Verità assoluta non esista, e si contraddice perché la sua affermazione, per essere vera, dovrebbe essere assoluta.
Chi crede dice che la Verità assoluta esista, e si contraddice perché se essa esistesse non sarebbe più assoluta.
La realtà ride dietro entrambi, perché la Verità assoluta è più dell'esistere essendone la causa, e anche nella realtà relativa ogni causa è superiore ai suoi propri effetti, e da questi ultimi non può essere modificata. Per questo il fuoco non può bruciare il calore che lo ha generato, né l'umidità potrebbe bagnare l'acqua dalla quale proviene.
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