La realtà relativa contiene tutto ciò che è suscettibile di essere manifestato, ed esclude dal manifestarsi solo le cose che non potrebbero vivere in conformità alle esigenze che ha il piano di realtà considerato. Dunque l'insieme delle possibilità date dal piano sul quale noi viviamo non possono escludere l'omosessualità come la bisessualità. Queste sono condizioni giudicate maligne dalla morale imperante che utilizza una chiave interpretativa della realtà che si basa sulla capacità riproduttiva della specie come se essa fosse il valore più importante dell'amarsi.
Il valore assegnabile a ogni realtà particolare cambia in dipendenza della visuale, che corrisponde a una chiave interpretativa, adottata. Sarebbe insensato pretendere che tutte le possibili chiavi di interpretazione debbano essere sottomesse a quella unica della sopravvivenza della specie, perché ci sono valori che superano, in qualità, la continuazione della sopravvivenza: il primo di questi valori è precisamente l'amore per il quale un essere può decidere di sacrificare la propria vita per salvare quella di un altro essere.
Da questa visuale superiore data dall'amarsi l'omosessualità non può essere esclusa, tanto più che l'amare un essere dello stesso genere sessuale corrisponde al sacrificare la propria normale convivenza col resto del mondo.
Amare implica il sacrificare se stessi, volontariamente e con ardore, e chi vorrebbe privare del diritto di amare e di vivere con chi si ama non può dire di essere capace di amare, né di sapere cosa l'amore sia al di fuori del fatto egoistico del mantenere in vita una specie - in questo caso quella umana - che assegna al sacrificio d'amore la più elevata importanza.
In fondo è una questione morale quella che nega il diritto di amare chi si ama, nei casi in cui si amasse un essere dello stesso genere sessuale, e la morale non è un valore universale, perché morali diverse si negano vicendevolmente, a differenza dei princìpi universali i quali, non essendo intaccati dalle diverse culture e dalle diverse sensibilità emotive... rimangono inalterati nel loro assegnare il giusto valore dato dalla libertà di amarsi.
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