È quella cosa che declama la cultura nozionistica, sostituendo la comprensione con la memorizzazione. I libri sono presentati come lo strumento di conoscenza indispensabile alla crescita intellettuale dei giovani, e sono libri che trasmettono l'incomprensione degli adulti all'incapacità di comprendere delle nuove generazioni.
È per questo che la cultura parte alla ricerca di significati esistenziali per arenarsi sulla battigia della stupidità, serrando gli occhi a una luce che non si lascia guardare da chi intende essere la cultura un'agevolazione economica per aumentare il proprio inutile prestigio. Infine ogni cultura, tra le innumerevoli esistenti, contraddice le altre diverse culture nate dal sentire emotivo con fini di lucro, nell'incapacità totale di riconoscere le leggi universali che sono la norma dell'esistenza. Culture morali che guardano alle diversità del colore della pelle, e alle possibilità di dissanguare i più deboli, non possono essere accostate alla Verità di un'esistenza che illumina tutti con un unico sole uguale per tutti.
È in quest'ottica che le scuole insegnano a tutti le stesse nozioni, costringendo le intelligenze, attraverso un sentire emotivo comune, all'interpretazione egoistica della vita che vede lo studio come la via migliore per affilare la capacità di taglio della lama dell'egoismo.
Una lama che non sa riflettere la luce.
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