La consapevolezza delle ragioni d'essere dell'esistenza pone la persona che è consapevole in una situazione difficile, perché questa è una conoscenza assoluta che non si presta a essere discussa, né a poter essere comunicata ad altri nella sua essenzialità che non è relativa. È come il conoscere le leggi del calcolo matematico vivendo in un mondo che estrae di continuo risultati insensati, da ipotesi insensate, a causa dell'ignoranza di quelle stesse leggi universali, le uniche che conducono alla sintesi univoca e logica della Verità.
Con quel conoscere la voglia di vivere tende a diminuire, come diminuirebbe la bellezza di un bel dipinto quando sia accostato a una magnifica opera d'arte.
Eppure l'esistenza è anch'essa una magnifica opera d'arte, ma accanto al Mistero che mostra il valore dell'Intelligenza universale anche l'esistenza sfiorisce, mostrando di essere il mezzo che essa è: il mattone pesante di un meraviglioso palazzo che scompare nella magnificenza del Mistero infinito.
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