Essere aperti all'intelligenza, che è centrale alla realtà, esige la rinuncia al proprio ego, che dovrà scivolare di lato in modo da consentire di considerare le cose senza che siano filtrate dai pregiudizi dati dalle proprie, superficiali, convinzioni.
La realtà è conseguenza del sacrificio fatto dal Mistero assoluto, che per renderci liberi ci deve far soffrire dandoci la libertà di decidere chi e cosa essere, dunque per poter comprendere le Verità di principio è necessario sacrificarsi a propria volta, non facendosi imprigionare dall'idea che la felicità sia la stessa cosa della consapevolezza dell'universale.
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