Aprirsi al conoscere non è ancora il conoscere, è solo un aprire la porta a ciò che supera le percezioni sensoriali.
Per prima cosa occorre armarsi di un granello di sabbia, poi lo si poggi a terra e gli si dia un colpetto col dito indice.
In questo modo si notano alcune cose che, quando ben considerate, indicano la strada giusta che è la via del conoscere:
1) Si scopre che occorre una intelligenza che desidera, una intenzione e una forza, prima interiore e di seguito fisica, per cercare e trovare il granello di sabbia, poggiarlo a terra e rifilargli il colpetto col dito.
2) Si vede che c'è una gerarchia che, procedendo dall'intelligenza dell'intenzione attraverso l'emozione data dal desiderio, ordina l'azione, e dire gerarchia significa ammettere una causalità nella quale ogni causa è superiore agli effetti prodotti perché li contiene in potenza.
3) Osservando dove è finito il granello di sabbia si sa che l'intelligenza, il sentimento e la volontà non bastano per comprendere la qualità del destino del granello di sabbia, e che i colpetti dati con l'indice dovranno essere molti per riuscire a riportarlo sulla spiaggia dalla quale esso proviene e alla quale desidera ritornare per tranquillizzare l'oceano.
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