Di fronte al Mistero ogni ipotesi sta sullo stesso piano sul quale tutte le ipotesi devono stare, quello del dubbio. Eppure… eppure anche tra i dubbi è possibile stabilire una gerarchia data dal grado di credibilità che ogni dubbio è indotto a ostentare di sé. Naturalmente nel regno dove il dubitare è indice di regalità il fine è rappresentato dalla Certezza priva di dubbi, ed è un po' come dire che il fine di un forno è il cibo crudo.
La logica è l'arma con la quale si minaccia la riservatezza nella quale il Mistero si nasconde ma, purtroppo per l'arma, l'unico proiettile del calibro adatto per convincere la verità ad arrendersi è costruito dalla stessa fabbrica che ha forgiato i princìpi universali che consentono alla Verità di esistere. Senza la perfetta conoscenza dei princìpi universali ai quali l'esistenza è sottomessa ogni verità resterà molteplice e parziale, mutilata della propria, inesprimibile, essenza centrale.
Il Mistero è assoluto, infinito ed eterno, e quando la Certezza priva del dubbio sarà raggiunta da un essere individuale, essa avrà la stessa natura del Mistero, altrettanto assoluta infinita ed eterna, e non potrà esaurirLo, né potrà essere comunicata ad altri individui che non la conoscano già.
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