Cosa resterà di noi? Solo ciò che non abbiamo avuto il coraggio di portare a termine, o il poco che resterà nella memoria delle cose che abbiamo toccato?
Forse ciò che avrà più durata saranno i valori che hanno orientato il nostro agire, o il non aver agito. Il ricordo di noi in chi resterà vivo per poco non ci renderà più meritevoli, e forse nemmeno più colpevoli. Le lacrime versate asciugheranno gioie e dolori vissuti senza avere un obiettivo per il quale valesse la pena di vivere le conseguenze della nostra stupidità, che abbiamo sbandierato come fosse un vessillo, mentre è stato il rastrello col quale ci siamo riempiti di cose che non osiamo gettar via, nell'impasto cosmico che incessantemente si rinnova, dando forma a nuove inutilità da accumulare per essere, un'altra volta ancora, infelici.
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