Considerazioni attorno ai princìpi universali che legiferano l'esistenza, e racconti sulle loro conseguenze nel dominio relativo nel quale si dispiega la manifestazione della realtà. In mezzo a tutto questo ci infilo, ogni tanto, anche racconti umoristici, secondo la natura che mi trascino dietro o che trascina me. Non si è ancora ben capito in che ordine ciò accada.
martedì 9 giugno 2015
Saggezza
La saggezza è quella cosa che non ti fa mai essere contento di ciò che sei, perché deriva da un'intelligenza che è consapevole di essere stupida.
La saggezza è colei che ti spinge ad essere te stesso al di là di ogni programmazione, reyaggio culturale o condizionamento. Siamo già completia non lo realizziamo perche viviamo una farsa sulla base della maschera che indossiamo. Siamo repressi e allontanati dal nostro vero essere fin dalla nascita e cosi andiamo avanti vivendo una vita non nostra fino al risveglio doloroso della coscienza.
Ci sono sempre polarità opposte e complementari tra loro in ogni realtà esistente, così anche l'essere se stessi le implica. Si può intendere l'io come il sé, il primo è la superficie di ciò che si è e il secondo è la centralità immutabile e assoluta della quale siamo l'espressione individualizzata. Ci sono diversi tipi di saggezza: quella data dalla rigorosa aderenza alle verità conosciute culturalmente e l'altra, che sarebbe meglio chiamarla Consapevolezza spirituale, conseguenza del risveglio interiore che dà accesso alla conoscenza assoluta dei princìpi universali che modulano il dispiegarsi dell'esistenza. La prima è saggezza profana mentre la seconda citata è quella di chi non ipotizza più perché vede la Verità per ciò che essa è. L'elevazione e la profondità della vista interiore sono in relazione al modo di applicare la Verità, conosciuta in modo assoluto ed esente dal dubbio, alla propria esistenza.
La saggezza è colei che ti spinge ad essere te stesso al di là di ogni programmazione, reyaggio culturale o condizionamento. Siamo già completia non lo realizziamo perche viviamo una farsa sulla base della maschera che indossiamo. Siamo repressi e allontanati dal nostro vero essere fin dalla nascita e cosi andiamo avanti vivendo una vita non nostra fino al risveglio doloroso della coscienza.
RispondiEliminaCi sono sempre polarità opposte e complementari tra loro in ogni realtà esistente, così anche l'essere se stessi le implica. Si può intendere l'io come il sé, il primo è la superficie di ciò che si è e il secondo è la centralità immutabile e assoluta della quale siamo l'espressione individualizzata. Ci sono diversi tipi di saggezza: quella data dalla rigorosa aderenza alle verità conosciute culturalmente e l'altra, che sarebbe meglio chiamarla Consapevolezza spirituale, conseguenza del risveglio interiore che dà accesso alla conoscenza assoluta dei princìpi universali che modulano il dispiegarsi dell'esistenza. La prima è saggezza profana mentre la seconda citata è quella di chi non ipotizza più perché vede la Verità per ciò che essa è. L'elevazione e la profondità della vista interiore sono in relazione al modo di applicare la Verità, conosciuta in modo assoluto ed esente dal dubbio, alla propria esistenza.
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