— La calma— si disse...
— La calma consente di osservare l'agitarsi dell'universo—
Non era il tipo d'uomo incline a considerazioni di questo genere, ma ora le cose avevano preso un piega tanto diversa da quella che aveva scompigliato la sua vita, una piega che aveva tutta l'aria di volergliela riordinare.
Lui stava morendo, e una strana calma gli stava ordinando i pensieri, consentendo loro di percorrere, a ritroso, un agitato passato che li aveva visti indagare sul perché di un'esistenza che non poteva accontentarsi di essere al solo scopo di essere.
— La calma mostra i volti delle cose che le si specchiano dentro
— E in quel riflettersi essi vedono la loro essenza capovolgersi nella forma nata dalla calma
— Una forma che imbroglia chi la osserva senza riuscire ad accorgersi del capovolgimento che si è operato—
Era troppo tardi per respirare ancora un po' di quel dolore, e il suo essere stava deponendo la voglia di resistere.
Strinse la mano alla gioia di aver compreso il senso dell'imbroglio in cui era caduto, e si lasciò andare senza sorridere.
Come avrebbe potuto compiacersi, avendo finalmente capito di essere stato catturato una volta ancora dalla trappola?
Attorno alla sua stessa centralità, di cui il suo essere in questa vita era stato l'espressione individuale, si sarebbe avvolto un altro essere, diverso da lui, in altre dimensioni e chissà in quale galassia, all'interno dello stesso istante senza tempo, e il vortice della vita avrebbe ripreso a girare, attorno alla stessa calma di quell'eterno Centro, nella speranza di poterlo ringraziare, donandosi con calma.
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