L'uno è la causa dei molti, e la sua unicità si riflette nella molteplicità degli esseri, anch'essi unici. Tutti sono legati alla causa prima che li ha generati. Qualsiasi numero è formato dalla indefinita ripetizione della stessa unità generatrice, dunque si deve ammettere che ogni numero è immagine differenziata dell'unità della quale ognuno di essi costituisce l'espressione dell'uno nella realtà molteplice della relatività.
L'essere dell'uomo l'immagine di Dio significa che, in lui, sono riflesse tutte le possibilità date dalla trascendenza, ma invertite trattandosi di un riflesso. Come uno specchio d'acqua riflette il sole... l'uomo riflette il Mistero dal quale proviene, deformandone l'immagine allo stesso modo in cui lo specchio d'acqua deforma l'immagine del sole al soffio della minima brezza che ne increspi la superficie.
L'uomo è a immagine di Dio perché frutto delle leggi perenni emanate dall'Assoluto, ed è per questa immagine che l'intelligenza umana è capace di concepire la trascendenza divina, e ne è capace perché la centralità dell'uomo è anch'essa divina.
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